Friday, July 21, 2006

Retinopera: riparte da Vallombrosa il cantiere dei cattolici italiani, a servizio del Paese

26/06/2006
(Autore: Jahier Luca)
60 anni dopo Camaldoli e con "lo stile di chi abita la frontiera", aprire un nuovo grande cantiere per costruire un'agenda sociale dei cattolici italiani, a servizio del Paese e della Democrazia. E' questo l'impegno ed il progetto - "urgente e necessario" - lanciato e sostenuto da "Retinopera", che ha realizzato a Vallombrosa, la storica abbazia benedettina in provincia di Firenze, il suo quarto seminario estivo dal titolo: "Democrazia: questione di futuro", che ha visto la partecipazione e l'intervento, tra gli altri, dei principali esponenti dell'associazionismo ecclesiale e delle organizzazioni sociali di ispirazione cristiana. Gli "Appunti" che sono stati la base largamente condivisa dei lavori del seminario, si pongono nella prospettiva di costruire un nuovo patto tra le generazioni, per rifondare il legame tra persona e democrazia e rilanciare l'investimento fiducioso di tutti sul futuro del paese, valorizzando in modo convinto e deciso il bene più prezioso: la capacità imprenditiva delle persone e dei diversi corpi sociali. L'Agenda propone prima di tutto un metodo di lavoro, capace di coinvolgere le comunità locali e il tessuto associativo: elaborazione culturale, proposta sociale, confronto politico e mobilitazione pubblica. A partire da cinque le aree di lavoro, con le relative proposte. Il primo punto: la promozione della vita come nuova questione sociale. Un tema "caldo", che coinvolge la frontiera delle bioscienze e la concezione della vita - in particolare la vita nascente e la vita terminale -, l'idea della persona e il senso della famiglia. Sul tavolo le prime due proposte, sulla scia dei recenti referendum sulla legge 40: investire da subito e in maniera significativa, fin dalle prossime Finanziarie, nei progetti di ricerca sulle cellule staminali adulte, che rappresentano oggi una concreta speranza per la cura di molte malattie; ripensare le attuali normative in materia di adozione e di affido, per realizzare concretamente il diritto dei bambini abbandonati ad essere amati, educati e cresciuti in una famiglia. Il secondo punto dell'Agenda di Retinopera riguarda "le frontiere su cui si gioca il futuro della democrazia": la pace e la cooperazione tra i popoli. Fondamentale il ruolo dell'Europa: l'istituzione di un servizio civile europeo, forse anche obbligatorio, potrebbe essere lo strumento per dare forma, a partire dai giovani, ad una cittadinanza europea condivisa e aperta al mondo. Il rilancio di un'iniziativa euromediterranea, con al centro la questione del dialogo con l'Islam e del dramma israelo-palestinese, deve coinvolgere ed impegnare le forze sociali, economiche e culturali nella moltiplicazione dei progetti di rete, di sviluppo e di connessione. In particolare, poi, appare non più rimandabile un'iniziativa significativa in favore dell'Africa, che coinvolga cittadini e soggetti economici, con un impegno diretto, 1 euro al giorno, chiedendo allo Stato di raddoppiare la posta, per rilanciare molto concretamente e in modo irreversibile una seria politica di cooperazione allo sviluppo. Terza questione: l'immigrazione. Occorre abbandonare l'atteggiamento difensivo per arrivare a vedere nei flussi migratori un'opportunità di sviluppo e non un problema sociale. Le leggi devono riconoscere i diritti degli immigrati, dall'accoglienza all'integrazione al diritto d'asilo. Va rivista la normativa sulla cittadinanza a partire dai figli minori nati in Italia. Si deve facilitare la partecipazione sociale e politica degli stranieri a livello locale, attraverso il diritto di voto amministrativo per i residenti legali di lunga data. R E T I N O P E R A retinopera@libero.it Welfare, sussidiarietà e non profit occupano il quarto posto nell'Agenda di Retinopera. In gioco c'è "il futuro dei nostri sistemi di sicurezza e protezione sociale". Due i principi di orientamento: puntare sul protagonismo delle persone e delle famiglie, costruire un nuovo patto tra le generazioni che favorisca i giovani, dentro una rete rinnovata di protezione e sicurezza. Urgono adeguate politiche di sostegno e di incentivo alla natalità. Due proposte per aiutare le famiglie: l'adozione del quoziente fiscale per garantire l'equità orizzontale ed investire sul futuro; la costituzione di un fondo per le persone non autosufficienti alimentato dalla fiscalità generale. Infine, il tema del lavoro, dell'impresa e della cooperazione. Retinopera rilancia la questione della democrazia economica, l'investimento nella ricerca e la valorizzazione dei sistemi a rete tra imprese nel quadro dello sviluppo territoriale, facendo in particolare propria la proposta di diminuire le tasse sul lavoro, spostando tale carico fiscale sulle rendite finanziarie. L'obiettivo è promuovere un'occupazione che sia "buona, nuova e stabile", rendendo "sostenibile" la flessibilità, riconoscendo i diritti individuali di formazione e ampliando le aree di intervento dell'economia e dell'impresa sociale. Il "cantiere dei cattolici italiani" si propone come un luogo aperto, per ricevere e discutere i contributi di tutti, a livello sia locale che nazionale. Tre saranno le direttrici principali. La prima: "ripartire dalle città" come luogo concreto di riflessione e sperimentazione, auspicando la moltiplicazione di cantieri locali intorno a questa Agenda, con l'oboettivo concreto di 20 città entro un anno. Un percorso che vedrà una prima tappa in una grande Convenzione da tenersi a Napoli entro la fine del 2005, anche per porre al centro la questione del Mezzogiorno. La seconda direttrice intende "scommettere sulla cultura", per un'azione sociale non ripiegata sul pragmatismo contingente, ma che sappia "pensare in grande". La terza direzione porta ad "assumere la sfida della formazione di una classe dirigente per il Paese": dal prossimo autunno prenderanno forma concreti progetti formativi rivolti in particolare ai giovani e ai dirigenti, sia nella primaria e d estesa dimensione popolare, sia per coloro che sono chiamati ad assumere responsabilità sociali ed esercitare il servizio dell'autorità. C'è dunque una buona traccia di lavoro a disposizione di tutti, due traguardi concreti e a breve scadenza, l'eredità della recente Settimana sociale di Bologna, una meta intermedia che è rappresentata dal Convegno ecclesiale di Verona del prossimo ottobre 2006, l'orizzonte della terza Assemblea ecumenica europea del 2007. Ma soprattutto c'è una coscienza sempre più vitale di non voler essere né invadente né marginali, ritrovando il gusto di osare e di "prendere il largo insieme", per dare ragione della speranza che è in noi, per farsi seminatori di fiducia e novità, avendo l'ardire di scendere in campo perché abbiamo un futuro davanti a noi per il quale battersi. E' necessario porsi nella prospettiva di un impegno teso a riconciliare la politica e la cultura, ma anche la politica e la spiritualità, che non è un accessorio, ma la linfa essenziale per "esagerarsi per mantenersi intensi", come diceva Teresio Olivelli, al fine di offrire un servizio bello e utile per il nostro paese. Una scommessa su una nuova stagione del laicato cattolico in Italia, grazie anche al dono prezioso da coltivare e custodire dell'amicizia, che è anima umana di riconciliazione e fattore potente di moltiplicazione dei tanti doni che singolarmente ciascuno - organizzazioni o personalità - già rappresenta. Perché i circa 250 partecipanti al 4° seminario estivo di Retinopera sono davvero convinti che la democrazia sia una questione di futuro e che il contributo dei cattolici alla vita del paese non sia quello di contare o di contarsi, ma di servire, aperti al dialogo con tutti gli uomini di buona volontà, ma rifiutando la resa ad una sorta di inettulabile ripiegamento sul presente, per ritrovare il sapore delle solidarietà lunghe, rischiando i propri talenti in una prospettiva di fraternità. Dopo una lunga stagione competitiva della comunione è ora giunto il tempo della collaborazione gioiosa e della contaminazione: è questa la scommessa e il mandato affidato ai promotori di Retinopera, in testa la coordinatrice Paola Bignardi, per liberare energie e disponibilità per il bene del paese. Luca Jahier Segretario di Retinopera R E T I N O P E R A retinopera@libero.it BOX RETINOPERA è un'Associazione nazionale promossa da cattolici italiani, impegnati nell'associazionismo, nel sindacato, nel volontariato, nella cooperazione e in altre istituzioni sociali, civili ed economiche. E' la proposta di dare vita ad una diffusa "Opera delle Reti", significativa di una esplicita autonomia del sociale, fondata sulla Dottrina Sociale della Chiesa, per una nuova stagione del movimento cattolico, per offrire un servizio "bello e utile" alla vita del nostro paese. Dopo un cammino iniziato in modo informale nel 2001, documenti e seminari estivi di confronto, la cosiddetta estate dei cattolici italiani del 2004 ha aperto un nuovo processo di convergenza associativa, che hanno portato nel febbraio 2005 alla costrizione formale dell'Associazione nazionale Retinopera. I promotori dell'associazione sono una decina di organizzazioni (ACLI, Azione Cattolica, AGESCI, Coldiretti, CSI, CTG, Comunità di Sant'Egidio, FOCSIV, Fondazione Toniolo e UNEBA) e una ventina di dirigenti e personalità del tessuto delle associazioni, del sindacato, dei movimenti, del volontariato e delle cooperative. L'associazione sarà retta per il prossimo biennio da un Consiglio direttivo composto da: Paola Bignardi e Ernesto Preziosi (ACI), Luigi Bobba e Luca Jahier(ACLI), Paolo Bedoni e Franco Pasquali (Coldiretti), Edio Costantini (CSI), Claudio Gentili (MASCI e rivista La Società), Maurizio Giordano (UNEBA), Agostino Mantovani e Sergio Marelli (FOCSIV), Lino Bosio (Città dell'Uomo), Alberto Ferrari (CTG), Giulio Mauri e Savino Pezzotta (CISL), Edo Patriarca (Terzo Settore), Luisa Santolini (Forum delle famiglie), Giorgio Salina (CL), Antonio di Matteo (MCL), Paolo Loriga (Movimento dei Focolari), Luca Riccardi (St Egidio), Franco Marzocchi e Wilma Mazzocco (Confcooperative), Lino Lacagnina e Chiara Saligni (AGESCI), Adriano Vincenzi (Fondazione Toniolo). L'associazione ha inoltre eletto quale Coordinatrice, Paola Bignardi; coadiuvata da un Ufficio di segreteria composto da: Luca Jahier (Segretario), Franco Pasquali (Tesoriere), Lino Lacagnina, Luca Riccardi e Adriano Vincenzi.
da www.retinopera.org