Thursday, December 24, 2009

Fiat di Pomigliano, Natale in municipio con i figli per i 93 operai in "scadenza"

IL VESCOVO A NATALE CELEBRERÀ MESSA NEL COMUNE


I precari si sono già incatenati davanti al Comune e stanno occupando l’aula consiliare ormai da 9 giorni


NAPOLI - Trascorreranno il Natale in municipio, insieme ai figli ed alle mogli, i 93 operai della Fiat di Pomigliano d’Arco, i cui contratti scadranno tra fine dicembre e inizio marzo. I precari, che si sono già incatenati davanti al Comune, stanno occupando l’aula consiliare ormai da 9 giorni, per manifestare contro il mancato rinnovo dei contratti.

GLI AIUTI DELLA GENTE - I cittadini di Pomigliano d’Arco, solidali con i lavoratori, stanno portando loro caffè, bevande e dolci della tradizione partenopea. «Per noi non sarà certo un bel Natale - hanno spiegato - ma lo trascorreremo ugualmente con le nostre famiglie all’interno del municipio. Ci saremo tutti, per condividere questo momento di difficoltà, e ognuno di noi porterà qualcosa per festeggiare e per dare un po' di aria di festa ai nostri bambini che non devono soffrire per questa situazione. La nostra speranza, comunque, è che l’azienda ci rinnovi al più presto il contratto. Sarebbe un bel regalo di Natale».

IL VESCOVO - A Natale, intanto, il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, celebrerà la Santa Messa delle 18 nell’aula consiliare per portare la solidarietà della Chiesa agli operai, ed a lui si uniranno tutti i parroci del paese.



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Sunday, December 20, 2009

Napoli: Nuova sede provinciale per le ACLI e il loro sistema di servizi sociali

Le ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori di Napoli hanno una nuova e più funzionale sede. La struttura sita in via Fiumicello 7 (Via Marina all'altezza di Corso Garibaldi) offrirà nuovi servizi ai cittadini e alle famiglie a partire dai lavoratori immigrati, ai pensionati e ai disabili nei settori della previdenza sociale, dell'assistenza, della fiscalità, del turismo sociale, della tutela sui consumi, dello sport. Ne da notizia il presidente Pasquale Orlando che rilancia il ruolo e l'impegno dell'associazionismo democratico a Napoli.

Il giorno dell'inaugurazione è stato fissato per il 21 dicembre alle ore 11.

Dopo la benedizione del Vicario Episcopale al lavoro Getano Romano saluterà gli ospiti il il Presidente Nazionale del Patronato ACLI Michele Rizzi accompagnato dal direttore generale del patronato Acli Damiano Bettoni e dalla presidente regionale ACLI Eleonora Cavallaro. Presenti alla inaugurazione le autorità civili e religiose della provincia e della Regione in particolare gli assessori Giulio Riccio (politiche sociali del Comune) e Francesco Pinto (politiche sociali della Provincia), Carlo Borgomeo presidente di Fondazione Sud, Mario Di Costanzo corrdinatore della Consulta dei Laici della Diocesi, Peppe de Stefano presidente del CSV di Napoli, Mario Melluso, portavoce del Forum campano del terzo Settore, Giampiero Tipaldi, segretario generale della Cisl di Napoli, i presidenti nazionali del CTA Pino Vitale e di Acli Terra Michele Zannini.
Messaggi calorosi dal Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino impegnato in Consiglio Comunale che segnala la forte presenza associativa delle ACLI di Napoli caratterizzate da una forte guida in grado di rappresentare autorevolmente la società civile organizzata napoletana e del Cardinale Crescenzio Sepe impegnato nelle manifestazioni dell'Asta di solidarietà in cui le stesse ACLI sono coinvolte.



"In queste settimane- spiega il presidente Pasquale Orlando- abbiamo dato vita ad una intensa campagna informativa sulle trasformazioni del lavoro e sulla necessità di garantire un nuovo statuto dei lavori soprattutto per i giovani precari mentre tutte le normali attività di tutela e promozione vanno avanti in tanti punti sparsi in città.- il successo di questa forte esperienza sociale- conclude Pasquale Orlando- sta nei numeri e soprattutto nella crescita sociale che rappresentiamo. Si tratta di una riserva di coesione sociale utile allo sviluppo equilibrato dell'area metropolitana anche in vista della necessaria formazione socio politica delle nuove classi dirigenti.
Il programma della giornata continuerà nel pomeriggio con seminari di presentazione delle attività ai soci e alle altre organizzazioni con cui le ACLI di Napoli collaborano. Presenti le strutture specifiche delle ACLI partenopee: dai giovani, alle donne, dalla Fap ( federazione Anziani e pensionati) alla US.ACLI , dal CTA (centro turistico), alla lega consumatori, da ACLI Terra, ad Acli Anni Verdi, dai punti famiglia al CAA, dalle cooperative ai tanti circoli, dalle lavoratrici straniere alle Acli Colf. Significativa l'azione delle imprese sociali promosse dalle ACLI a partire dal Patronato ACLI e dal Caf acli.

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Sunday, October 04, 2009

Chiesa di Napoli: Convegno su Napoli: quali priorit�per l’emergenza educativa?

Chiesa di Napoli: Convegno su Napoli: quali priorità per l’emergenza educativa?

Lunedì 12 ottobre alle 17,00 a Napoli

presso l’Università Parthenope in Via Acton n. 38

Convegno su Napoli: quali priorità per l’emergenza educativa?

Relazione del Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli

Interventi di: Titti Amore - Presidente diocesana di Azione cattolica, Paolo Battimiello - Dirigente Scolastico Ist. Virgilio 4 Scampia, Gianluca Guida - Direttore Istituto Rieducazione Minori di Nisida, Maria Pia Mauro - Ufficio Famiglia Arcidiocesi di Napoli, Gioia Rispoli - Assessore all’Educazione Comune di Napoli, Antonio Romano – Responsabile regionale Comunione e Liberazione. Moderatore: Giuseppe Desideri, Vice Presidente nazionale Ass. Italiana Maestri Cattolici

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Wednesday, July 08, 2009

Napoli Laicato cattolico: L’OSSERVATORIO SULLA CITT�

L’OSSERVATORIO SULLA CITTÀ

Qualche parola su quell’Osservatorio sulla città che tanto interesse ha suscitato nell’assemblea del 1° luglio. Tutto iniziò il lontano 1° marzo dell’anno scorso, al Convegno su Quale laicato oggi per Napoli? – Idee e proposte di cattolici per le nostre città. Quel giorno, il Card. Sepe, e lo ha ricordato anche a Materdomini, visto il lavoro svolto, chiese di trasformare i laboratori attivati per quell’occasione in osservatori stabili sulla città.

In estrema sintesi, si tratta di recuperare un mandato che il laicato cattolico ha ricevuto dal Concilio. Si rileggano alcuni passaggi della Gaudium et Spes. Ad esempio: che si “offra a tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione, la possibilità effettiva di partecipare liberamente e attivamente sia all’elaborazione dei fondamenti giuridici della comunità civile, sia al governo della cosa pubblica”. Più avanti: “tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità civile”. Dal suo canto Papa Giovanni Paolo II ha ribadito l’idea quando osserva che “tutti i cristiani” hanno una “vocazione nella comunità politica” (Christifideles laici n. 42), e chiarisce: “la carità che ama e serve la persona non può mai essere disgiunta dalla giustizia; l’una e l’altra esigono il pieno riconoscimento effettivo dei diritti della persona”. Questo significa la partecipazione dei laici alla “molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale, destinata a promuovere organicamente il bene comune” certamente “con diversità e complementarietà di forme, livelli, compiti e responsabilità”.

Quali le finalità dell’Osservatorio? Ovviamente si tratta di un luogo di riflessione eminentemente ecclesiale per cui l’obiettivo primo non può essere che offrire all’Arcivescovo apporti qualificati sul contesto delle città della Diocesi (“l’occhio e l’orecchio del Cardinale”). Si tratta anche di un arricchimento delle aggregazioni che riceveranno stimoli per ulteriori riflessioni ed una possibilità in più per intervenire sulla città nei modi.

I laboratori (formazione e educazione, giovani, lavoro, ambiente, giustizia, salute e sanità) sono gli stessi del 1° marzo con alcuni possibili aggiustamenti: ad esempio, attivare nell’ambito dell’educazione, un gruppo specifico sulla scuola; distinguere il tema della giustizia da quello della legalità in senso stretto; costituire un laboratorio sulla comunicazione (dalla comunicazione interpersonale ai media in senso lato).

Gli stessi laboratori saranno costituiti da membri delle aggregazioni. Va anche prevista la possibilità di coinvolgere esterni cioè laici non associati che, pur cristianamente formati, per ragioni professionali e di vita sono, a volte, fuori da una dinamica ecclesiale. Essi, però, hanno spesso competenze che sarebbero lieti di condividere. Si potranno così recuperare risorse che, diversamente, rimarrebbero ai margini della comunità cristiana. Nulla vieta, poi, che, se necessario e secondo giuste modalità, l’osservatorio interpelli il mondo dell’università e specifici soggetti (Unione Industriali, Confcommercio, Confartigianato, sindacati) nello stile della corresponsabilità.

Quanto alle modalità di lavoro, la prima fase è quella dell’individuazione dei nodi problematici . La seconda è quella della raccolta dei dati. La terza sarà quella della lettura dei nodi alla luce della dottrina sociale della Chiesa e la quarta quella delle proposte (anche qui alla luce della dottrina sociale della Chiesa).

Tutto ciò non faccia pensare ad uno sbilanciamento della Consulta sul versante esclusivamente civile. L’idea, infatti, è quella di promuovere una laicato a 360°, capace di pregare, pensare e stare dentro le situazioni. Lo confermano alcune iniziative già inserite in calendario per il prossimo anno. Sono, infatti, fin d’ora in cantiere un assemblea “aperta” su Napoli: quali risposte per l’emergenza educativa ed, in Avvento, una successiva su Dall’accoglienza alla vita alla dignità della morte. Seguirà un convegno sul tema Laici solidali nella Chiesa per la città cui seguirà un’ultima assemblea di verifica e programmazione a chiusura dell’anno pastorale.

Mario Di Costanzo (Direttore Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali della Diocesi di Napoli)


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